giovedì 29 dicembre 2011

Si concordavano anche i rigori. "Quanto mi fai prendere?", Pellissier nei guai

pellissier

"Questa inchiesta è solo all'inizio". Un altro giorno, altri guai per il calcio italiano. L'inchiesta sul calcioscommesse sembra continuare ad allargarsi e i nomi dei calciatori in un qualche modo coinvolti diventano sempre di più. "Diciamo che adesso, quando guardo una partita, sono molto a disagio", dice il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino. Un sentimento che accomuna tanti tifosi.
A BREVE ALTRI 15-20 GIOCATORI INDAGATI - Nei verbali sono comparsi nomi di tanti giocatori, molti di serie A. Decisivi in tal senso gli interrogatori di Gervasoni e Carobbio, che hanno dato piena collaborazione. Si sarebbe parlato a vario titolo di Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria, Cesare Rickler, difensore del Bologna, e Nicola Ventola, opinionista di Sky ed ex attaccante di Inter, Torino e Novara. Pronte sono arrivate le smentite di quasi tutti gli interessati, prima tra tutte quella del procuratore di Mauri: "Il giocatore non è mai stato coinvolto in gare combinate". Ma il "pentito" Gervasoni sostiene che molti di loro siano complici del gruppo degli Zingari, gli slavi che condizionavano il risultato delle partite.
E QUANTO MI FAI PRENDERE? UNA TELEFONATA INGUAIA PELLISSIER - Il suo nome non è nuovo in riferimento ad alcune intercettazioni, soprattutto quella tra l’ex calciatore di Bari e Verona Antonio Bellavista ed uno degli allibratori arrestati ancora in estate, Erodiani, in cui i due si si ripromettono di parlare con "il Pelli" a proposito di una partita (Bari-Chievo) da sistemare ma emergerebbero alcune chiamate intercettate direttamente dal telefonino del calciatore. Come quella in cui, secondo quanto emerso in ambienti investigativi, si sentirebbe Pellissier parlare con una terza persona dall’accento meridionale e affermare "si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?", e l’interlocutore: "Dai 250 ai 400". Pellissier ride. Interlocutore: "Ho esagerato?". Pellissier: "No... anche un pò di meno". Pellissier, alla ricerca del centesimo gol con la maglia del Chievo, per adesso, non parla. Aveva parlato in estate, indignato per le citazioni riservategli da Massimo Erodiani davanti agli inquirenti che indagano sul calcioscommesse, e dall'estate a oggi non era successo niente: nemmeno un deferimento. Ora il suo nome ritorna fuori. La sua posizione è "congelata" ma è al vaglio degli inquirenti. E società e tifosi tremano, il Chievo rischia di essere coinvolto nella vicenda. Anche perché c'è un altro tesserato implicato, ovvero Stefano Bettarini, che all’epoca aveva firmato una sorta di contratto pubblicitario con la società veronese. Bettarini è infatti il protagonista di un’intercettazione telefonica nella quale l’ex giocatore parlerebbe con una dipendente della Lega calcio dalla quale, secondo le indagini, il gruppo di scommettitori avrebbe raccolto informazioni sulle inchieste in corso.
DONI-GERVASONI, ACCORDO SUL RIGORE - Non solo i risultati ma anche i calci di rigore venivano combinati. In occasione di Atalanta-Piacenza, la partita che ha scatenato tutte le indagini, Doni e Gervasoni si sarebbero accordati sul calcio di rigore. I due avrebbero stabilito che il rigore sarebbe stato calciato da Doni "forte e centrale" e il portiere si sarebbe buttato di lato, così che il gol sarebbe arrivato sicuramente. Effettivamente andò così: tiro centrale e portiere che si tuffa alla sua destra. Gol e risultato in cassaforte.
TRAP: "DONI? LO CREDEVO UN UOMO INTELLIGENTE - "E' una mazzata per il nostro calcio. All'estero noi allenatori italiano siamo additati come truffaldini: la parola che spesso usano è 'mafia'". Così Giovanni Trapattoni, ct dell'Irlanda, racconta al Tg1, come sta vivendo la vicenda del calcioscommesse. E su Cristiano Doni, che lui fece esordire in nazionale convocandolo anche per il mondiale del 2002 al posto di Roberto Baggio, dice: "Lo reputavo un ragazzo intelligente, ma mi devo ricredere. Già in passato era incappato in storie strane".
SIGNORI E SARTOR, TROVATI CONTI CIFRATI IN SVIZZERA - Conti correnti "cifrati" in Svizzera. Una montagna di soldi in ballo. E' l'accusa a carico, tra gli altri, di Giuseppe Signori: "riciclaggio di denaro attraverso un Istituto di credito elvetico". Ciò che fa tremare Signori sono però gli sviluppi della "costola" svizzera dell'inchiesta madre, nata dopo che la banca Eurornobiliare di Lugano ha segnalato come "operazione sospetta" il trasferimento "di ingenti somme di denaro, attraverso un conto corrente riferibile alla società Clever Owerseas sa". Società che, attraverso una fiduciaria, era gestita da Signori e Sartor. Su questo conto sono stati fatti due versamenti, uno di 289mila euro, il 2 novembre 2010, e l'altro di 343mila euro il primo marzo 2011. Entrambi provenienti da un deposito di Singapore. Giorni dopo il versamento sul conto intestato alla Clever, si legge nelle carte della procura di Cremona che "la metà di quanto versato veniva prelevato allo sportello della Banca Eurornobiliare. In seguito, venivano effettuate svariate operazioni a favore di conti cifrati riconducibili a Signori, all'ex giocatore Sartor e al suo commercialista Daniele Ragone. In almeno due casi, Signori riceveva 50mila euro e, in uno di questi, rigirava 20mila euro su un conto del terzo socio, Luca Burini", dipendente di una società di autoricambi di Forlì. Un giro di soldi strano, insomma, che ha insospettito gli inquirenti e ha chiamato in causa due protagonisti in negativo del Calcioscommesse. La Cleaver risulta "di fatto amministrata dalla Società Fiduciaria Pieffeci professional consulting sas", costituita da Ragone e dallo stesso Sartor. "Pure Giuseppe Signori - sempre stando agli atti della Procura lombarda - avrebbe dovuto farne parte, tanto che risulta traccia che lo stesso si sia recato a Lugano per l'apertura della società".
"SI CONTINUA A SCOMMETTERE" - Ma l'aspetto più agghiacciante dell'intera vicenda è che secondo gli inquirenti i calciatori avrebbero continuato a scommettere anche in questa stagione e quindi ben dopo lo scoppio dello scandalo estivo. "L'ultima partita che stiamo esaminando risale al 30 novembre". Nuove sorprese sono dietro l'angolo, dopo che Gervasoni ha citato altre tre partite di A della scorsa stagione: si tratta di Palermo-Bari, Lazio-Genoa e la già "celebre" Lecce-Lazio.
L'INCHIESTA SPORTIVA - Il procuratore federale Stefano Palazzi ha chiesto e ottenuto le carte dalla procura di Cremona. L'indagine sportiva partità subito. Le tempistiche saranno strette, ma non strettissime. Le audizioni cominceranno presumibilmente nella seconda metà di gennaip. Gli esiti dell'inchiesta sono difficili da prevedere, ma al momento chi rischia di più è certamente l'Atalanta. Il club bergamasco rischia una nuova penalizzazione o addirittura la retrocessione in serie B a fine campionato. Ma non è l'unica società che potrebbe incappare in una penalità.



mercoledì 28 dicembre 2011

Il Gatto con Gli Stivali 2011 Megaupload ITA



Il gatto con gli stivali, noto combattente, seduttore e fuorilegge, diventa un eroe, molto prima di incontrare Shrek, quando, per salvare la sua città, si imbarca in un'avventura con la tosta e intelligente gattina di strada Kitty Zampe Di Velluto e il cervellone Humpty Dumpty...

Prima visione, Siate Veloci (Rimuovono Subito i Film)
 
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In mutande contro la manovra. Protesta choc di una consigliera


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In mutande contro la manovra. Monica Castro, consigliera del Pdl del comune di Calenzano, alle porte di Firenze si è spogliata in aula. La Castro si è presentata con un lungo piumino fino alle ginocchia e quando ha preso la parola ha choccato tutti è si è tolta il soprabito rimanendo in mutande e reggiseno. Un gesto che ha spinto i consiglieri di opposizione ad uscire dall'aula.


La consigliera spiega cosi su Facebook il suo gesto:
"Sono arrabbiata con tutti ma ora attacco questo Governo e questa manovra perché porterà l'Italia in recessione! Doveva essere fatto altro. Evidentemente Monti non è meglio di Berlusconi! Questa manovra sarebbe riuscita a tutti!"  Non tutti però hanno apprezzato lo spogliarello. Sul social network c'è anche chi dissente: "Bella donna ma il gesto che significa.. l'esibizionismo paga? Come la Sara Tommasi. Non è cosi che si vincono le battaglie o le guerre. Altrimenti ci mettiamo tutti nudi.. troppo facile. Vediamo, se si risolve il tutto, mi rimangio le parole... E senza offesa per nessuno, ma è cosi patetico". La Castro ha così replicato: "Hai ragione, ma se non avessi fatto questo gesto, oggi della Monica e della sua protesta non ci sarebbe traccia! Purtroppo questo mondo funziona cosi". Intanto la Castro annuncia che è pronta  a scendere in piazza contro il governo.

martedì 27 dicembre 2011

Trovato morto il fratello di Panariello




Francesco Panariello, 50 anni, fratello di Giorgio, è stato trovato privo di vita poco dopo la mezzanotte in un'aiuola sulla terrazza della Repubblica di fronte al bagno Zara a Viareggio.
Un passante ha visto l'uomo, che in passato aveva avuto problemi di tossicodipendenza, a terra ed ha avvertito il 118. Il medico ha cercato, ma inutilmente, di rianimare Francesco Panariello. È intervenuta anche una volante della polizia. Il corpo è all'ospedale Versilia per essere sottoposto ad un esame autoptico per stabilire le cause del decesso.
La sua storia era affiorata alle cronache solo tre anni fa, quando, a 47 anni, dopo sette anni in una comunità di recupero, aveva pubblicamente ringraziato il fratello rilasciando alcune interviste - al quotidiano La Nazione e al settimanale Di Più - nelle quali si raccontava. Erano stati entrambi abbandonati da piccolissimi, figli di una mamma bambina. Giorgio era stato affidato alle cure dei nonni, Franco a un collegio. Dodici anni durissimi, durante i quali "nessuno mi veniva mai a trovare", come raccontò in una intervista. Fino a che non venne adottato da una famiglia di Ancona.
SINDACO DI MONTIGNOSO: "VOLEVA FARE IL GIARDINIERE" - Francesco Panariello mancava da Montignoso, sua città natale, da molti anni. Se lo ricorda l'attuale sindaco Narciso Buffoni, che è anche medico e dice in un'intervista all'Ansa: "Non lo vedevo da dieci anni circa, da quando conviveva con una ragazza in un appartamento a Capanne, un quartiere centrale di Montignoso. È stato anche un mio paziente per alcuni anni. Poi non ne ho più avuto notizia". Se lo ricorda meglio l'ex sindaco di Montignoso Federico Binaglia: "L'ultima volta che l'ho visto era il 2003. Venne in comune nel mio ufficio per chiedermi un lavoro. Disse che aveva bisogno di impegnarsi in qualcosa, che era uscito dai suoi problemi con la droga, dopo gli anni di comunità e che voleva ricominciare. Disse che sapeva fare il giardiniere. Io mi impegnai, ma naturalmente non potei far nulla. Non l'ho più rivisto". Un rapporto difficile quello di Francesco Panariello (Franco come tutti lo chiamavano) con la sua terra, tanto quanto quello del fratello Giorgio. Gli attriti dello showman con Montignoso, secondo le testimonianze, iniziarono negli anni Ottanta, quando le amministrazioni comunali dimostrarono poca attenzione per un artista che chiedeva aiuto e spazio. Una volta diventato famoso Panariello, i rapporti non sarebbero migliorati. Qualche anno fa una petizione di cittadini, indignati per alcune dichiarazioni del comico che aveva iniziato una stretta collaborazione con il comune di Prato, chiese di disconoscere Panariello tra natii di Cinquale, la località costiera del comune. Nel 2003, l'ex sindaco Binaglia tentò di ricucire i rapporti con una grande festa in suo onore in piazza a cui Giorgio Panariello partecipò volentieri promettendo spettacoli di beneficenza per il territorio. "Poi gli eventi - conclude Binaglia - lo hanno portato altrove e a Montignoso non si è più visto".
GIORGIO PANARIELLO HA RICONOSCIUTO IL CORPO DEL FRATELLO MORTO - E' toccato al fratello Giorgio, popolare attore e conduttore televisivo, riconoscere la salma di Francesco Panariello dalla notte scorsa nel reparto di medicina legale dell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore.
Giorgio Panariello e' entrato all'obitorio passando attraverso un ingresso secondario ed ha riconosciuto il fratello, attualmente conservato in una cella frigorifera in attesa dell'esame autoptico disposto dai magistrati. Una volta compiuta la formalita', durata pochi minuti, l'attore e' nuovamente uscito dall'ospedale per recarsi al
commissariato di polizia di Viareggio per le formalita' di rito.

Vacanze di Natale a Cortina Megaupload ITA




Il cinepanettone 2011:"Siamo partiti da Cortina e dopo avere portato tanti spettatori in giro per il mondo, quest’anno a Natale torniamo sulla Regina delle Dolomiti. Per questo abbiamo ripreso il titolo e lo spirito di una comicità che fin da allora rispecchiava con sarcasmo e ironia il ritratto di una certa, forse di buona parte della società italiana"... MD Cam Molto Buona! Purtroppo però alcune parti sono tagliate, ma per ora non c'è niente di meglio sul web!



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lunedì 26 dicembre 2011

Usa/ Nike lancia nuovo modello scarpe, è ressa. Un morto


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Scene di ordinaria follia all'esterno dei negozi Nike negli Stati Uniti, dalla California alla Georgia, per il lancio di un nuovo modello di scarpa da basket, la Air Jordan. Ressa e caos, con voci diffuse dai social network che un 18enne sarebbe morto nel tentativo di comprare le scarpe. Lunghe code davanti ai negozi e anche incidenti violenti. Almeno quattro persone sono finite in manette.
Le forze dell'ordine hanno dovuto usare lacrimogeni e gas urticanti per disperdere la folla che fin dalla notte si era accalcata davanti alle saracinesche del negozio Nike. L'oggetto del desiderio, le "Air Jordan 11 Retro Concords", una calzatura di colore bianco e nero, costa 180 dollari, ma su eBay si vende già per 600 dollari.

Una persona in Maryland - secondo quanto riportato dai social network - sarebbe morta nel tentativo di acquistare le scarpe. Si tratterebbe del diciottenne Tyreek Amir Jacobs, al quale è già stata dedicata una pagina su Facebook. Nessuna conferma ufficiale è arrivata però sulla morte di Jacobs, con le autorità locali che dichiarano di non essere intervenute nelle ultime ore per casi di omicidio. Nei pressi di Atlanta la polizia è invece dovuta intervenire per aiutare due bambini, lasciati nell'auto dalla madre che si era recata ad acquistare le scarpe.
Un uomo è stato arrestato a Seattle per aver preso a pugni un poliziotto, altre quattro persone sono state fermate a Lithonia, in Georgia. All'esterno di un negozio di Richmond, in California, si è verificata addirittura una sparatoria, in cui nessuno è rimasto ferito. Disordini anche a Charlotte, nel Nord Carolina; a Indianapolis, nell'Indiana e a Omaha, nel Nebraska.








venerdì 23 dicembre 2011

Le lacrime di Doni: "Io sotto un treno". Ombre anche sulla Champions League

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"Mi sento come sotto un treno". Cristiano Doni non fa il duro. In cella sta male, come racconta chi è andato a visitarlo. "Non riesco a dormire non posso guardare la televisione, provo a leggere un libro ma mi interrompo subito. Vorrei riordinare tutte le mie idee ma non è facile, penso sempre alla mia famiglia rimasta a casa. Ma non riesco nemmeno a ricordarmi del momento in cui sono entrato qua dentro".
Non sta bene l'ex capitano dell'Atalanta, arrestato lo scorso lunedì nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Lui nega di essere fuggito quando i poliziotti hanno bussato alla sua porta per condurlo al carcere di Cremona: "Ma quale fuga? Quella mattina ho sentito dei rumori e ho pensato a dei ladri, per quello ho provato a rifugiami in garage. I poliziotti, poi, sono stati tutti molto cortesi e comprensivi, come il personale del carcere di Cremona che mi sta aiutando molto".

Daniele Belotti, assessore regionale al territorio, e Giacomo Stucchi, parlamentare sono tifosi e amici di Doni. Lo vedono giù. L'ex capitano dice di non dormire da lunedì, giorno dell'arresto. Non riesce a leggere, non può guardare giornali e televisione. Quando i due gli mettono coraggio e gli dicono che tra poco tornerà a casa per abbracciare sua figlia di 8 anni, lui scoppia a piangere.
Solo lacrime ora per l'ex capitano, niente più forza o grinta. E testa bassa. Dovrà provare rialzarla a partire da venerdì 23 dicembre, quando è in programma l'interrogatorio del gip Guido Salvini.
L'INTERROGATORIO DI GERVASONI -  Davanti al gip di Cremona Guido Salvini, è comparso il difensore del Piacenza Carlo Gervasoni. Concluso l'interrogatorio, il legale del calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Il mio assistito ha risposto alle domande del giudice e dovrà essere sentito ancora dal pm, vedremo", ha spiegato l'avvocato Giulio Alleva, che ha aggiunto. "Presentare istanza di scarcerazione? Faremo le riflessioni che dobbiamo fare con gli altri difensori. Il ragazzo è sereno? Come può esserlo uno che sta in carcere per quattro giorni per la prima volta nella sua vita, senza poter parlare con i suoi avvocati? Comunque è un ragazzo in gamba". L'avvocato Alleva ha anche denunciato una telefonata con minacce di morte all'avocato Andreussi, che fa parte del suo studio.
SARTOR FA SCENA MUTA - Situazione diversa per quel che riguarda Luigi Sartor, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale, Antonino Tuccari, ha spiegato che la scelta di non rispondere è motivata dal fatto che Sartor non ha potuto incontrare in precedenza l'avvocato stesso, come disposto dal giudice: "Ci siamo messi a disposizione della Procura di Cremona a giugno, ci era stato fatto dire che quando sarebbe stato necessario sarebbe stato chiamato. E la chiamata è arrivata alle 7 del mattino del 19 dicembre scorso quando gli è stato notificato in carcere il provvedimento di custodia cautelare" ha detto il legale. "La cosa non ci ha spiazzato, ci ha un po' amareggiato perchè quando uno si mette a disposizione dell'accusa e questa non ne tiene conto e chiede che Sartor venga arrestato per fatti risalenti a febbraio di quest'anno, un po' di contrarietà credo sia nelle cose naturali" ha concluso il legale, che ha confermato di aver concordato con il procuratore Di Martino per il 29 mattina l'interrogatorio.
OMBRE ANCHE SULLA CHAMPIONS - Ogni giorno che passa sembra che l'inchiesta sul calcioscommesse si allarghi sempre di più. Non solo Italia, ora ci va di mezzo anche l'Europa. L'ipotesi del pm Di Martino su una banda che riusciva a truccare partite anche in ambito continentale trova conferma in un'informativa della polizia tedesca che parla di un gruppo di slavi in grado di pilotare persino i risultati di Champions ed Europa League.
FARINA, IL DIFENSORE ANTI-COMBINE, IN NAZIONALE - Lui è il difensore del Gubbio dalla cui denuncia è partita la nuova inchiesta sul calcioscommesse. Il calciatore "con la schiena dritta" che ha rifiutato 200 mila euro (più del doppio di quanto percepisce per una stagione in B) che gli erano stati offerti per truccare la gara di Coppa Italia tra la sua squadra e il Cesena. "Il suo è stato un comportamento normale, di una persona normale, che ha dei sani principi in testa", ha detto di lui il presidente del Gubbio Marco Fioriti. Ma ora per il giovane Simone Farina arriva una sorta di ricompensa. Per "premiare il suo coraggio", infatti, il c.t. della Nazionale Cesare Prandelli ha deciso di convocare Farina in Nazionale il prossimo 27 febbraio. Il difensore si ritroverà dunque a Firenze per preparare la gara dell'Italia contro gli Stati Uniti, ultimo test prima del ritiro azzurro per gli Europei. "Mi è piaciuto quello che ha fatto Simone - ha detto Prandelli - perché ha dimostrato un grande coraggio e una forza interiore straordinaria. Adesso sta a noi non abbandonarlo. Il calcio ha bisogno di esempi e anche l'Italia", ha aggiunto il tecnico.

Protesi al seno, è allarme. In Italia decine di rotture



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Allarme protesi. Ora è realtà, con i governi di Francia e Gran Bretagna che sono intervenuti e hanno raccomandato alle donne con protesi mammarie Pip (Poly implants prothesis), sospettate di essere cancerogene e causa di infiammazioni, ritirate nel 2010, di effettuare controlli dopo la segnalazione di rotture.
Il governo francese ha chiesto che la rimozione delle protesi mammarie di marca Pip sia raccomandata alle donne che le hanno impiantate, "anche in assenza di segni di deterioramento". Lo ha detto il ministro della sanità, Xavier Bertrand. In Francia sono circa 30.000 le donne che si sono fatte impiantare le protesi al seno Pip.
La vicenda si è subito allargata all'Italia, dove dal 2005 a oggi si sono registrati 24 casi di "scoppi" di protesi. Sempre a causa delle protesi Pip, 400mila pezzi in giro per il mondo. Il riverbero del caso però si fa sentire su tutto il mercato della chirurgia plastica.
Intanto il ministro della Sanità Balduzzi consiglia alle donne italiane di discutere la situazione col chirurgo che le ha operate, e ai centri viene chiesto di collaborare contattando le pazienti operate al seno con quel silicone. Balduzzi ha annunciato che gli eventuali reimpianti verranno rimborsati dal servizio pubblico, purché ci siano indicazioni specifiche. "Le protesi Pip sono in materiale non regolare. Siamo in contatto con le autorità francesi dove il problema è più grave perché interessa circa 30 mila pazienti. Il lavoro del Consiglio superiore era già cominciato. Nell'aprile del 2010, dopo le prime segnalazioni francesi, in Italia è scattato il ritiro. Poi una seconda circolare che disponeva un sistema di monitoraggio anche con i medici di famiglia", dice Balduzi.
L'azienda Pip è fallita. Utilizzava materiale di bassa qualità dichiarando invece un contenuto diverso. Le protesi costavano la metà rispetto a quelle sicure. A differenza dei farmaci sottoposti a disciplina stringente, non è previsto nessun controllo come per tutti gli altri dispositivi medici. Dunque il silicone fallato ha liberamente circolato dal 2001, anno di commercializzazione, ad aprile 2010, data del ritiro in Francia, Gran Bretagna e Italia.
L'Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe) chiede al ministero "una risposta urgente per prevenire panico ingiustificato". E' probabile che le protesi low cost siano state acquistate anche da ospedali e case di cura convenzionate e siano servite per la ricostruzione di donne operate di cancro al seno. Un'indagine specifica sul tema non è mai stata aperta ma forse è giunto il momento di farlo.
BALDUZZI, LE DONNE CONTATTINO IL LORO CHIRUGO - "Le donne che hanno subito un impianto di protesi mammaria di tipo Pip sono invitate a discutere la loro situazione con il proprio chirurgo". Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi, sulla scorta del parere espresso oggi dal Consiglio superiore di Sanita' riguardo alla pericolosita' delle protesi prodotte dall'azienda francese. Balduzzi, che ha parlato di una stima di 4.000 donne che hanno impiantato questo tipo di protesi, ha ribadito che "per le protesi Pip non esistono prove di maggiore rischio di cancerogenicita' ma sono state evidenziate maggiori probabilita' di rottura e reazioni infiammatorie". Pertanto, anche i centri dove sono stati eseguiti impianti con protesi Pip dovranno "essere parte attiva nel contattare le pazienti", ha aggiunto il ministro.
BALDUZZI,SE SERVE INTERVENTO RIMOZIONE A CARICO SSN - "Il Sistema sanitario nazionale si fara' carico degli interventi medico-chirurgici laddove vi sia un'indicazione medica specifica". Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi, parlando dell'eventualita' di rimuovere le protesi al seno 'Pip', prodotte in Francia e giudicate a rischio.
NESSUN ALLARME NE' PREOCCUPAZIONE - "Non c'e' alcun allarme ne' preoccupazione" per in merito alle protesi mammarie di tipo Pip impiantate in Italia". Cosi' il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha rassicurato le circa 4mila donne, secondo le prime stime, che hanno utilizzato le protesi prodotte dall'azienda francese. Il ministro ne ha parlato al termine della riunione del Consiglio superiore di sanita' convocato d'urgenze per discutere della questione alla luce delle notizie provenienti dalle autorita' francesi: "Sulla base delle primissime informazioni che abbiamo non esiste alcuna situazione di preoccupazione", ha ribadito il ministro spiegando di essere "in contatto con il mio collega francese che mi ha comunicato che entro questa settimana verra' definito ufficialmente un piano degli interventi e delle azioni necessarie. Qualora, in base ad esse, dovessero arrivare nuove informazioni le valuteremo".
ONCOLOGI, IMPROBABILE RISCHIO CANCRO MA MONITORARE  - Il fatto che le protesi al seno 'Pip', prodotte in Francia, possano comportare rischi di cancro "e' improbabile", e in ogni caso "occorre parlare col proprio chirurgo e valutare il da farsi: se si ha questa protesi bisogna monitorare bene la situazione e se necessario rimuoverla". E' il parere di Carmelo Iacono, past presidente dell'associazione di oncologi Aiom, rispetto al caso delle protesi al seno francesi. "Il problema - spiega Iacono all'Agi - e' nella resistenza di queste protesi, che hanno un rischio maggiore di rottura. Se cio' avviene il silicone puo' diffondersi nell'organismo e generare infiammazioni, ma non credo faccia in tempo a inflitrarsi a tal punto da creare un effetto cancerogeno". In passato "c'erano protesi ritenute cancerogene, ma sono state tutte ritirate dal commercio da molti anni". In ogni caso "e' bene fare attenzione, anche perche' e' grave che certe speculazioni si siano fatte anche sulla pelle di donne che hanno perso il seno per un tumore e sono state costrette alla protesi. Noi oncologi - conclude Iacono - siamo comunque convinti che quelle che usiamo noi sono protesi sicure e garantite".
CSS, DAL 2005 IN ITALIA 24 ROTTURE - Dal 1 gennaio 2005 ad oggi sono state segnalate in Italia 24 rotture di protesi mammarie di tipo Pip. E' quanto rende noto il Consiglio superiore di sanita' nel parere espresso oggi sulla questione delle protesi difettose prodotte dall'azienda francese. Il dato proviene da un'analisi condotta sulla banca dati di vigilanza dei dispositivi medici, attivata dal 1 gennaio 2005 e alimentata dalle segnalazioni di incidenti e mancati incidenti previste dalla normativa vigente.
400.000 INSERTI SILICONE 'PIP' VENDUTI NEL MONDO - Si allarga lo scandalo delle protesi mammarie difettose, in cui e' stato usato silicone industriale (10 volte meno costoso di quello compatibile con un uso medico) e con la tendenza a rompersi: la societa' francese produttrice Pip ha rivelato di averne venduto fino a 400.000 in tutto il mondo "Non si tratta di una questione esclusivamente francese. Potrebbero essere tra 300.000 e 400.000 potenziali vittime nel mondo", ha dichiarato Alexandra Blachere, a capo della donne che hanno subito l'intervento con le protesi Pip. Oltre a Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna, risultano casi di protesi a rischio in Venezuela e Brasile.

giovedì 22 dicembre 2011

Manovra, fiducia al Senato




(Adnkronos)   Il decreto 'Salva Italia' è ''di estrema urgenza'' e mette in grado il Paese ''di affrontare a testa alta la crisi europea''. Così il premier Mario Monti parlando al Senato dove è in corso l'esame della manovra.
Dopo il primo stop dovuto alla mancanza del numero legale, al Senato la seduta finale sul voto di fiducia -che dovrà dare il via libera alla conversione in legge del decreto salva-Italia presentato dal governo Monti - è iniziata alle 9.45 circa. Il dibattito si è concluso alle 12.30 quando è cominciato l'intervento di Monti. Subito dopo ci saranno le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi: seguiranno le due chiame nominali per il voto di fiducia. La proclamazione del voto avverrà nel primo pomeriggio.


''Dobbiamo avere fiducia in noi stessi'' per ''preparare un'Italia migliore per i nostri figli'', è l'appello. ''L'Italia vuole rimanere un grande Paese industriale, ma senza il piombo di una situazione finanziaria che avrebbe minato alla base il Paese'', ha sottolineato Monti.


''Non c'è crescita senza disciplina finanziaria e non c'è stabilità se i bilanci non sono in ordine'', ha proseguito Monti aggiungendo: ''Siamo ancora in un contesto di criticita''. E ha invitato a guardare ''con fiducia a nostri buoni del Tesoro''. La proiezione allo sviluppo ''sarà l'asse portante della nostra azione'', è l'impegno indicato. ''I mercati ragionano spesso in termini di sostenibilità del debito pubblico'' e con il decreto 'Salva Italia' è stato ''eliminato un elemento di vulnerabilità nostra e nell'area euro''.


''E' del tutto privo di fondamento lo slogan 'pagano i soliti noti''', ha sottolineato il Professore: ''Su suggerimento del Parlamento si sono introdotti dei correttivi a favore delle famiglie''. E sempre grazie al contributo del Parlamento è stato possibile migliorare "l'impianto e i dettagli di questa gravosa operazione di politica economica". "Qualcuno ha sostenuto che non ci sia stato rispetto del Parlamento è profondamente vero il contrario", ha allora sottolineato rispondendo così alle accuse della Lega rivolte al governo di aver prevaricato il Parlamento nell'iter di approvazione della manovra.


''La fase due è già dentro la fase uno'', ha poi spiegato Monti aggiungendo che ''la gestione dell'emergenza si poteva fare anche in modo molto più semplice''. ''Abbiamo fatto quello che era possibile fare in queste due settimane, resta da fare un lavoro enorme per liberare l'economia italiana dai freni che ne hanno rallentato la crescita'', ha affermato inoltre il presidente del Consiglio. ''Il governo - ha detto ancora il premier - ha deciso come proprio obiettivo strategico quello della crescita e, pur nell'emergenza, ha deciso di destinare risorse importanti alle imprese e al lavoro stabile''. ''L'aumento delle imposte necessario - ha sottolineato - è stato immaginato per gravare meno sulla produzione e più sul patrimonio e la ricchezza''.


Quanto alla riforma del mercato del lavoro, il governo definirà ''un'agenda strutturata con le parti sociali''. Inoltre, il governo lavorerà ''con grande attenzione'' sul tema delle liberalizzazioni, ma anche sulle ''agevolazioni fiscali a favore delle famiglie e delle imprese''. Nel primo provvedimento del governo Monti, che sta per essere approvato, ''sono stati posti i semi per lo sviluppo''. Ora si tratta di portare avanti questa fase e rendere ''sistematiche'' le misure necessarie per lo sviluppo.


"Opereremo molto fortemente" per far cambiare l'Europa "nel senso da tutti auspicato. Sarà il nostro prossimo imepegno", ha proseguito. "Con la volontà pur ferma di uno Stato, senza un paziente lavoro di tessitura e una base forte nel Paese, è velleitario dire la politica europea deve cambiare", ha spiegato il premier. Ma "con un avanzo primario che non ha pari in nessun Paese europeo, circa il 5% del Pil, l'Italia porterà in Europa il suo contributo alla stabilità ma anche elementi di riflessione sempre più forti sulla politica economica di cui c'è bisogno".


L'aula del Senato ha seguito in un'atmosfera di calma e di attenzione le dichiarazioni del premier Montiil quale ha potuto svolgere il suo intervento senza interruzioni, cogliendo alla fine l'applauso della vasta maggioranza che lo sostiene. Solo a quel punto la contrarietà della Lega alla manovra si è manifestata con sonore proteste, alcuni 'buuu' e battendo i piedi, mentre l'ex ministro Roberto Calderoli ha fatto ricorso al suo ormai usuale gesto del pollice verso. Sono quindi iniziate le dichiarazioni di voto finale e il presidente del Senato Renato Schifani a quel punto ha dovuto richiamare i colleghi ad abbassare il tono della voce perché il brusio rendeva difficile ascoltare le parole degli iscritti a parlare, ma ora la seduta procede senza intoppi.


Poco prima era arrivata da parte di Schifani la censura per il capogruppo della Lega Federico Bricolo, per l'ex ministro Roberto Calderoli e per altri senatori del Carroccio, dopo le proteste inscenate ieri in Aula dopo l'annuncio del governo di porre la questione di fiducia sulla manovra.


Una scelta che ha provocato nuovi momenti di tensione in aula a Palazzo Madama. "Non c'è democrazia nei nostri confronti" hanno gridato alcuni esponenti del Carroccio, rumoreggiando e inducendo la presidenza a non sospendere la seduta anche perché nel giro di una manciata di secondi arrivava il presidente del Consiglio.


La censura ha colpito anche i senatori Luciano Cagnin, Michelino Davico, Sergio Divina, Massimo Garavaglia, Angela Maraventano, Sandro Mazzatorta, Roberto Mura, Mario Pittoni, Piergiorgio Stiffoni, Giovanni Torri, Gianvittore Vaccari, Gianpaolo Vallardi e Armando Valli.

mercoledì 21 dicembre 2011

Fausto Bertinotti stronca Monti "La manovra è un disastro"



bertinotti420"Il governo Monti non può essere considerato una parentesi, ma un esecutivo costituente che forma cioè delle nuove realtà, sia sul terreno economico-sociale, sia su quello politico-istituzionale. Credo che la geografia politica italiana con cui si andrà al voto nel 2013 sarà totalmente diversa da quella che c'era prima del governo Monti. In ogni caso mi sembra evidente che la Seconda Repubblica sia morta così come il Centrosinistra". Fausto Bertinotti, presidente della Fondazione della Camera dei deputati, ed ex leader della Sinistra arcobaleno, con un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, analizza le prospettive future della politica italiana. La manovra? "Ne penso tutto il male possibile". Poi boccia la proposta Ichino e sull'articolo 18 dice: "La compressione drammatica dei diritti dei lavoratori  è già in essere.  Dunque, il problema non è quello di attendersi il colpo di maglio sull'articolo 18 ma sarebbe quello di mettere mano a delle politiche del lavoro che costituiscono una  via d'uscita a quelle finora perseguite".
Che giudizio dà della manovra del governo Monti?
"Ne penso tutto il male possibile perché è totalmente interna a questa linea che fa dell'abbattimento del debito l'alfa e l'omega della politica economica secondo le direttive dell'Bce, che ha in larga misura ha uniformato i comportamenti dei governi in Europa e che ci sta portando alla recessione. Una manovra che somma al danno assai grave di una recessione che spinge ancora più in basso l'occupazione  e contemporaneamente mette in discussione il modello sociale europeo che avevamo ereditato con un attacco sistematico allo stato sociale e ai diritti dei lavoratori con l'idea che questo sia il ventre molle da comprimere per fare ripartire un’economia che non riparte. In primo luogo perché la domanda interna, in questo caso la domanda europea, è penalizza da queste stesse politiche".
Secondo lei Monti metterà mano all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori?
"Questo non lo so. Certo è che siamo in una stagione di compressione drammatica dei diritti dei lavoratori già in essere. La politica sembra distratta, ma stiamo vivendo i primi giorni dell'intero secondo dopo guerra in cui l'Italia vede messo in discussione il contratto nazionale di lavoro che è stato l'architrave su cui si sono costruite le relazioni sindacali, le relazioni contrattuali, i diritti e il potere d'acquisto dei lavoratori. L'operazione con cui Marchionne l'ha demolito porta la sua responsabilità e quella dei partiti politici che glielo l'hanno consentito. Non ho bisogno poi di ricordare come le assunzioni avvengano ormai con contratti a termine e la precarietà si sia diffusa. Per cui il combinato disposto è il prolungamento dell'età pensionabile, la messa in discussione dei diritti contrattuali dei lavoratori nei settori industriali strategici a partire dai lavoratori della Fiat, un aumento esponenziale delle diseguaglianze e perdita del potere d'acquisto di salari, stipendi e pensioni. Dunque, il problema non è quello di attendersi il colpo di maglio sull'articolo 18 ma sarebbe quello di mettere mano a delle politiche del lavoro che costituiscono una  via d'uscita a quelle finora perseguite".
Il Pd su questo argomento è molto diviso. Nel partito aumentano i sostenitori della proposta Ichino volta a introdurre il contratto unico. Lei che cosa ne pensa?
"Mi astengo dal giudizio sulle forze politiche perché non è il mio cimento di questo periodo visto che mi occupo di ricerca e di cultura politica e un mio giudizio sui partiti sarebbe incongruo. Nel merito il contratto unico nella proposta Ichino contiene degli elementi negativi molto visibili".
Quali?
"In primo luogo prevede l'indiretta e pure decisiva messa in discussione dell'articolo 18 che verrebbe messo fuori campo in tutto il periodo di tre anni di assunzione con possibilità di licenziamento diretto. In secondo luogo si chiama contratto unico, ma unico non è perché coabiterebbe con contratti a termine, con quelli stagionali e con altro ancora. Se fosse unico, ovvero se cancellasse tutte le fattispecie di contratti a termine ci potrebbe essere un terreno di discussione. Invece nella proposta del senatore ichino c’è di sicuro la morte dell'articolo 18 e ci sarebbe totalmente incerta la scomparsa del lavoro precario. Anzi ci sarebbe la coesistenza tra un'altra forma di precarizzazione e quelle preesistenti".
Passando agli scenari politici. E' possibile che Pd-Pdl e Terzo Polo si presentino insieme alle prossime Politiche?
"Non lo so. Quello che so è che il governo Monti non può essere considerato una parentesi ma invece come un esecutivo costituente che forma cioè delle nuove realtà sia sul terreno economico-sociale sia su quello politico istituzionale. Credo che la geografia politica italiana con cui si andrà al voto nel 2013 sarà totalmente diversa da quella che c'era prima del governo Monti. In ogni caso mi sembra evidente che la Seconda Repubblica è morta"
Anche le primarie sono morte?
"Quello che è morto è il Centrosinistra. Le primarie no, si possono sempre fare. Sarebbe utile farle per lo schieramento che in quel caso avesse bisogno per questa  via di formare dei candidati alla rappresentanza politica ma anche per contenuti programmatici. Diciamo che le primarie possono essere una modalità di selezione dei rappresentanti che merita di essere sviluppata. Ripeto, è il Centrosinistra ad essere  morto".

Daniele Riosa

martedì 20 dicembre 2011

La fiducia in Monti va a picco. Dal 70 al 54 per cento in 5 settimane




Il 54%, la maggioranza assoluta degli italiani, dichiara di fidarsi di Mario Monti, anche se la fiducia nel Presidente del Consiglio appare diminuita rispetto ai giorni dell'incarico al Quirinale.

È il dato che emerge dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis: si passa dal 61% del 15 novembre al 65%, rilevato il 22 novembre, nella settimana successiva al primo voto in Parlamento. Poi, probabile conseguenza della manovra economica, una riduzione progressiva della fiducia nel Premier, sino al 54% odierno.
Particolarmente significativa appare l'analisi, per auto-collocazione politica degli intervistati, effettuata dall'Istituto Demopolis: resta alta, pur passando dal 75 al 69% la fiducia degli elettori di Centro; decresce in modo contenuto, dal 53 al 45% quella di chi si dichiara di Centro Destra. A pesare maggiormente è invece il calo di fiducia di 12 punti, dal 68% al 56%, che si registra tra gli elettori che si collocano nell'area di Centro Sinistra. La criticità risulta decisamente più alta nel segmento di quanti si dichiarano di Sinistra.
"Sta crescendo, nelle ultime ore, la preoccupazione dell'opinione pubblica per l'impatto sociale che le misure della manovra economica, approvata con il voto di fiducia in Parlamento, potranno avere, in prospettiva, sul tenore di vita delle famiglie. Il dato sul Presidente del Consiglio - sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento - resta comunque ben più alto di quello di cui godono nel Paese altre istituzioni politiche: negli ultimi mesi, si è progressivamente eroso il consenso degli italiani nei confronti dei partiti (7%) e del Parlamento, che ha visto dimezzarsi in tre anni la stima dei cittadini dal 29 al 15% odierno".


Nota metodologica
L'indagine è stata condotta dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis su un campione di 1.000 intervistati, rappresentativo dell'universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area geografica di residenza. Direzione di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica (13-15/12/2011) con metodologia CATI di Marco Tabacchi. Nota metodologica completa su: http://www.demopolis.it/

La banca etica Jak sbarca in Italia

stefano loconteE’ partito l’iter per l’ottenimento dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria nel nostro Paese per Banca Popolare Jak Italia
Sono Stefano Loconte, managing partner di Loconte & Partners (in foto, a destra), e Mauro Bontempelli, managing partner di Studio Bontempelli – Commercialisti, ad assistere la banca nell’iter; il primo, consulente generale del Comitato Promotore che porterà alla nascita della Banca, ha il compito di seguire il progetto nella sua interezza, compresi i rapporti con gli organismi di vigilanza, fino all’ottenimento delle autorizzazioni di Banca d’Italia e CONSOB; il secondo siede nel Consiglio Direttivo del Comitato.
Il progetto italiano è stato avviato tre anni fa quando fu fondata l’associazione culturale Jak Bank Italia (oggi 150 soci e un migliaio di aderenti in tutta Italia) che ha dato vita al comitato promotore per replicare il modello Jak, fondato su una visione alternativa di finanza, non speculativa ma al servizio di persone e PMI che si prestano danaro tra di loro, instaurando forme di mutualità e cooperazione.
La mission del progetto è realizzare un soggetto bancario che si faccia promotore della circolazione del denaro e della redistribuzione della ricchezza. Gli attuali scenari economici e finanziari mostrano quanto il tradizionale modello induca, da un lato, alla contrazione dei risparmi, dall’altro, a una crescente difficoltà a rimborsare il debito, visti gli alti costi dei finanziamenti. Conseguenza di tutto ciò è l’aumento della disuguaglianza tra persone benestanti e quelle in disagio economico.
Jak Italia propone un progetto di business sociale “no profit”: obiettivo è la sostenibilità economico-finanziaria, non la massimizzazione del profitto, tanto che i capitali prestati non sono remunerati da interessi. Le commissioni sui finanziamenti sono destinate esclusivamente a coprire le spese amministrative e di gestione. Jak Italia mira, inoltre, a sostenere lo sviluppo di una coscienza ambientale e il credito all’economia locale.
Una nuova immagine di banca, insomma, prende vita: una banca gestita dalle persone (ogni socio gode di un voto nell’assemblea) che mettono a disposizione di altre persone i propri risparmi. Un luogo in cui i soci non pagano, né ricevono interessi. Un sistema virtuoso e sostenibile che mette i soci al riparo anche dall’inflazione in quanto la perdita di potere d’acquisto è compensata dalla possibilità di ricevere finanziamenti a costo ridotto.
Una banca cooperativa che dà credito all’economia reale, alle piccole e medie imprese e alle persone, in cui solidarietà e mutualità finanziaria sono i valori portanti e in cui si impara a risparmiare e a consumare consapevolmente. Jak Italia si baserà, in definitiva, su un sistema libero da interessi, in cui i cittadini potranno depositare i loro risparmi, mettendoli a disposizione degli altri soci e tutti contribuiranno alla diffusione di un uso consapevole del denaro.
che intende replicare in Italia il modello svedese Jak Medlemsbank, prima sperimentazione al mondo di finanza etica libera da interessi.

domenica 18 dicembre 2011

Belen confessa: "Ho perso un figlio".


belen facebook 400Ho perso un figlio". Belen Rodriguez racconta a Kalispera il dramma dell'aborto. Qualche settimana fa la showgirl ha perso il figlio che aspettava dal compagno Fabrizio Corona. "Tutti abbiamo dei problemi nella vita, penso sia normale. Impazzisco per i bambini e impazzisco per mia madre che a 21 anni mi ha dato la vita - continua Belen. - Vorrei diventare come lei, e quando vedo che ho già 27 anni penso che non sarò una mamma giovane come lei".

giovedì 15 dicembre 2011

Questa volta non è una bufala un sindaco così esiste davvero a Sant’Arpino (Ce)



Chi non ricorda “il discordo del sindaco di Palomonte”  che ha spopolato e continua a farlo sul web da alcuni anni, peccato però che non sia autentico, si tratta solo di un simpatico buontempone che ha inscenato un fantomatico discorso pronunciato dal sindaco al matrimonio del nipote, suscitando il divertimento del popolo del web, tutt'altro che divertito è invece il sindaco di Palomonte (Sa) che suo malgrado si è visto attribuire un discorso non suo.
Ma un sindaco con tali capacità dialettiche esiste davvero a Sant’Arpino paesino in provincia di Caserta, tal Eugenio Di Santo, e questa volta non ci troviamo di fronte ad una bufala infatti oltre all’audio c’è anche il supporto visivo.
Intervistato da una giornalista locale il sindaco riesce a fare a pezzi la lingua italiana rispondendo a  5 domande: tra i vari “insomma” “diciamo” ripetuti allo sfinimento, frasi sgrammaticate e prive di senzo,  ne esce fuori uno spettacolo deprimente che a primo impatto fa sorridere ma poi ti lascia molto disgustato.
Una domanda sorge spontanea, “Come hanno fatto i cittadini di Sant’Arpino ad eleggere un tale personaggio?”
 E’ un vero e proprio mistero !!!!!


Arriva l'ultimo film di Leonardo Pieraccioni "Finalmente la felicità"


Arriverà nelle sale il 16 dicembre il decimo film di Leonardo Pieraccioni, 'Finalmente la felicità', che racconta la storia di un professore di musica un po' sfortunato la cui vita viene stravolta dall’arrivo in Italia di una bellissima ragazza brasiliana (Ariadna Romero), che era stata adottata a distanza da sua madre. "Questo è un film sulla felicità, che ha un sottotesto molto chiaro: se si fa del bene, il bene torna indietro", ha detto il regista. Un film che Pieraccioni stesso definisce buonista come molti di quelli che lo hanno reso famoso: "Non mi sono mai vergognato di fare film con l’happy end e non mi offendo se mi dicono che faccio film buonisti, questa è la mia fortuna. Monicelli diceva che le commedie devono graffiare, ma anche se eravamo molto amici, io non sono un suo erede, come lo è Virzì. Questa è la mia visione: al cinema faccio film ottimisti, che spero piacciano al pubblico, mentre la mia parte pessimistica la riverso nei miei libri".
L’idea del film al regista toscano è venuta guardando la trasmissione televisiva 'C’è posta per te' di Maria De Filippi, che fa incontrare persone dimenticate o mai conosciute, poi, come fa da 16 anni, si è messo a scrivere la sceneggiatura con Giovanni Veronesi. Pieraccioni definisce 'Finalmente la felicità' un film più comico rispetto agli altri: "La matrice cabarettistica non mi abbandonerà mai: io sono un cabarettista prestato al cinema. Noi siamo saltimbanchi che si divertono, speriamo si diverta anche il pubblico" ha sottolineato.
Per Pieraccioni è già un sogno essere arrivato al decimo film, passando per grandi successi come 'Il ciclone' e 'Fuochi d’artificio". "Sono un ragazzo di provincia, vivo in campagna, la vita mi ha dato tutto, perché all’inizio facevo il magazziniere e il mio sogno era fare un film in pellicola, poi ne ho fatti dieci", ha confessato. Il pubblico lo ha sempre seguito, da 'I laureati' del 1995, e a lui interessa solo continuare a divertire: "La mia missione è far ridere il pubblico, che capisce prima di noi dei codici che a noi sfuggono: ogni film è un’incognita, ma io non cerco premi ufficiali ma solo l’apprezzamento della gente", ha concluso.

Un software svela il fotoritocco con Photoshop





Il professore Hany Farid, scienziato dell’università di Dartmouth, negli Stati Uniti, assieme al ricercatore Eric Kee, hanno trovato il modo di misurare in maniera oggettiva l’entità del fotoritocco di Photoshop molto in voga tra i divi.Gli scienziati hanno realizzato un software capace di misurare mediante un algoritmo i cambiamenti geometrici e fotometrici di un’immagine. Attraverso questo programma molto simile alla percezione dell’occhio umano vengono scovate le immagini pesantemente manipolate. Il sistema riesce a riconoscere il dimagrimento di fianchi e cosce, l’allungamento degli arti e del collo e l’allargamento degli occhi, alterazioni del tono della pelle, eliminazione di imperfezioni, brufoli, cellulite, lentiggini, borse e cerchi scuri intorno agli occhi. Una volta scoperte le manipolazioni il software applica all’immagine un punteggio da 1 a 5, partendo dalle foto meno ritoccate. Sempre più associazioni contro l’anoressia e la difesa della salute puntano il dito sul ritocco selvaggio che spesso trasforma donne già bellissime in creature aliene dalle forme sproporzionate e dalla magrezza impossibile, promuovendo un ideale di bellezza perfetta inesistente. Con un sistema di misurazione come quello di Farid i lettori delle riviste potrebbero essere informati sul livello di alterazione digitale che ogni immagine subisce prima di essere pubblicata. Basterebbe renderne noto il punteggio. «Il sistema potrebbe aiutare anche le modelle. Per esempio potrebbero scegliere di essere al massimo un 2 e non un 5», spiega Farid, che ha illustrato la sua scoperta sulla rivista «Proceedings of the National Academy of Sciences». Basta osservare solo qualcuna delle foto esaminate dai due scienziati per accorgersi di quanto diversa sia la realtà dalla finzione cartacea. La pelle della Jolie viene depurata da un tocco di click, spariscono le imperfezioni e qualche ruga sul collo. Perfino gli occhi vengono modificati: viene tolto il rossore e sbiancata la sclera. Al bel Clooney vengono colorati i primi capelli grigi e spianate le rughe della fronte. Persino Twiggy, la modella britannica, celebre negli anni Sessanta, a 62 anni sembra ancora una ragazzina. «Oggi la gente è informata, le immagini del ”prima“ appaiono regolarmente su internet – commenta sul New York Times Lesley Jane Seymour, direttrice del magazine More -. Chi vogliamo prendere in giro? Ormai il ritocco selvaggio è fuori moda >>.

L'Sms che blocca il telefonino

  Cresce l'esposizione mediatica del sistema operativo mobile Windows Phone e parimenti aumenta l'attenzione data ai potenziali problemi dell'OS dai ricercatori di sicurezza. E puntualmente spunta un baco, una falla capace di disabilitare il sottosistema di gestione dei messaggi testuali alla semplice ricezione di un SMS.

Basta infatti ricevere un messaggio appositamente costruito, dicono i ricercatori, per far riavviare il terminale Windows Phone (7.5) e rendere inaccessibile l'hub dei messaggi. L'esistenza della vulnerabilità è stata verificata su un buon numero di smartphone (HTC Titan, Samsung Focus Flash e altri) con build Windows Phone 7740 (7.10.7740.16) e 7720 (7.10.7720.68).

Una volta colpiti dal messaggio malevolo, per ripristinare il normale funzionamento del terminale gli utenti non possono far altro che procedere a un "hard reset" del dispositivo, riportando le impostazioni ai valori di default e perdendo tutte le app e i dati personali presenti sullo smartphone.

"Malata di gratta e vinci", ruba 35mila euro di tagliandi



"Non posso farne a meno". Una barista di 33 anni, malata di gioco, ha rubato 35 mila euro di gratta e vinci nel bar in cui lavora. Licenziata e denunciata la ragazza, che ha confessato ai carabinieri: "Sono vittima di una dipendenza dal gioco, non riesco a resistere ai tagliandi da grattare in cerca di fortuna. E quando ho finito i miei soldi, ho iniziato a rubarli". Ad accorgersi del pesante ammanco di gratta e vinci, scrive il Corriere Veneto, è stata la titolare di un bar, nella zona di Cornuda. Un locale che lavora bene, con sei dipendenti ed un buon giro di clienti. Tra le offerte dell’attività anche vari tipi di gratta e vinci disposti dietro al bancone. Controllando i propri bilanci la titolare si è accorta che, tra le spese per l’acquisto dei tagliandi e i relativi incassi qualcosa non tornava e non di poco: «La titolare si è resa conto che, in meno di un anno - spiega il capitano Nicola Fasciano -, c’era un ammanco di 35 mila euro. Ci ha anche detto che già lo scorso anno, avevano notato qualcosa di strano ma gli ammanchi erano inferiori e non si era impensierita troppo».
I militari hanno quindi avviato un’indagine scartando subito l’ipotesi che potesse trattarsi di reiterati furto con destrezza, vista la posizione dei tagliandi disposti in modo da non essere accessibili dai clienti. Hanno quindi deciso di utilizzare una telecamera nascosta, posizionandola in modo da vigilare sulla zona del bar dove si trovavano i gratta e vinci. La telecamera è rimasta in funzione per giorni, immortalando una delle dipendenti, una barista di 33 anni della zona.
La donna, approfittando dei momenti in cui rimaneva sola a fine turno, si avvicinava allo scaffale e prendeva mazzetti di dieci biglietti alla volta, li metteva in borsa e riprendeva le sue attività. Un comportamento registrato dai militari per ben quattro volte in pochi giorni. I carabinieri hanno atteso qualche giorno, per verificare se la 33enne fosse l’unica responsabile dei furti. A quel punto è scattata la denuncia: «Di fronte alle contestazioni che le abbiamo mosso - conclude Fasciano -, la donna ha ammesso subito le sue responsabilità, confessando di essere malata di gioco. Vittima di una vera e propria dipendenza che non riusciva più a controllare e che la spinge a sperperare in pochi giorni i soldi dello stipendio costringendola quindi a rubare pur di recuperare tagliandi da grattare». Quei 35 mila euro di biglietti rubati le avrebbero anche fruttato qualcosa come 20 mila euro di vincite. Oltre ai guai con la giustizia, la donna è stata subito licenziata dalla titolare del bar.

Monti difende la manovra: è più equa


Novità su Imu, conti correnti e pensioni per una manovra "più equa" che, è vero, "non necessitava di professori", ma che il sistema politico "paralizzato" non era in grado di compiere. Il premier Mario Monti difende la manovra che ha avuto nel corso della notte il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze. "E' un luogo comune dire che pagano i soliti noti - ha detto il premier - Abbiamo invece individuato 'nuovi noti'". I tempi sono stretti: la manovra approda in aula alla Camera questa mattina e arriverà al Senato il 21 dicembre, con voto finale entro il 23. Ecco le principali novità della manovra: PENSIONI SALVE FINO A 1.400 EURO IN 2012: le pensioni fino a 1.400 euro circa (quelle tre volte il trattamento minimo) vengono escluse dal blocco della rivalutazione nel 2012. L'anno successivo saranno rivalutate al 100% soltanto i trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a due volte il minimo (circa 935 euro). Potrebbe arrivare una nuova modifica che salva gli assegni fino a tre volte il minimo anche nel 2013.

SCONTO IMU 50 EURO A FIGLIO: la detrazione per il pagamento dell'Imu sulla prima casa aumenta di 50 euro per ciascun figlio sotto i 26 anni. L'importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare il tetto di 400 euro.

TASSA ANONIMATO CAPITALI SCUDATI:i capitali scudati saranno soggetti a un'imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per il 2012 e il 2013 l'aliquota è stabilita nella misura del 10 per mille.

IMPOSTA ESTRATTI CONTO C/C: gli estratti conto annuali dei conti correnti bancari postali e rendiconti dei libretti di risparmio restano tassati per 34,20 euro se il cliente è una persona privata. Per le società l'imposta sale a 100 euro. Il bollo sugli estratti conto non troverà applicazione nei casi in cui il valore medio della giacenza annua sia inferiore a 5mila euro.

CONTRIBUTO SOLIDARIETA' PENSIONI D'ORO: in arrivo un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni oltre i 200mila euro. Il prelievo è previsto per la parte eccedente i 200mila euro e varrà fino al 31 dicembre 2014.

PIU' SOFT PENALIZZAZIONE PENSIONE ANTICIPATA: in arrivo penalizzazioni più soft per chi va in pensione anticipata. Nei primi due anni di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto ai 62 anni di età il taglio dell'assegno viene ridotto dal 2% all'1%.

ATTENUAZIONE IMPATTO PER CLASSE 52: "In via eccezionale" i lavoratori dipendenti del settore privato potranno andare in pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 64 anni di età. La norma vale per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2012.

PERCORSO ABBREVIATO PER DONNE: le donne potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni se al 31 dicembre 2012 avranno almeno 20 anni di contributi e 60 anni d'eta.

LAVORATORI TERMINI E ALENIA: sono salvi dalle nuove norme sulle pensioni i lavoratori di Termini Imerese e dell'Alenia. Previste serie di deroghe per i lavoratori collocati in mobilità lunga da accordi sindacali siglati fino al 4 dicembre 2011. Il numero dei lavoratori a cui non si applica la nuova normativa pensionistica passano da 50 a 65mila.

SALE ALIQUOTA CONTRIBUTI ARTIGIANI: diventa più salato il conto della manovra per gli artigiani e i commercianti. L'aliquota contributiva dei lavoratori artigiani e commercianti sale all'1,3% nel 2012 fino ad arrivare nel 2018 al 24%.

PATRIMONIALE 0,76% IMMOBILI ALL'ESTERO: scatta un'imposta pari allo 0,76% sul valore degli immobili situati all'estero e destinati a qualsiasi uso dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.

PRELIEVO SU ATTIVITA' FINANZIARIE ALL'ESTERO: è istituita un'imposta dell'1 per mille annuo per il 2011 e il 2012 e dell'1,5 per mille a decorrere dal 2013 sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.

TETTO 1,5% COMMISSIONI CARTE: un tetto dell'1,5% sulle commissioni a carico degli esercenti sui pagamenti effettuati con strumenti di pagamento elettronici, incluse le carte di pagamento, di credito o di debito. Sì anche a un sub-emendamento della Lega sulla commissione di massimo scoperto.

PENSIONI CASH FINO A MILLE EURO: pagamenti in contanti da parte della pubblica amministrazione, comprese le pensioni, fino a mille euro. I pagamenti saranno effettuati con carte prepagate e anche con la tessera sanitaria.

SI ALLENTA STRETTA RATE FISCO: più tempo per pagare le rate inevase. Ci si potrà mettere in regola fino alla rata successiva senza far scattare la decadenza della rateizzazione e l'iscrizione a ruolo.

PROROGA PAGAMENTI AZIENDE IN CRISI: 72 mesi di tempo in più per pagare le cartelle ad Equitalia alle aziende in difficoltà a causa della crisi economica.

ASSICURAZIONI PER MUTUI: è considerata pratica scorretta il comportamento di una banca che all'atto dell'erogazione di un mutuo impone la sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario.

AUTHORITY TRASPORTI: entrano nella vigilanza dell'Authority sui Trasporti le competenze su reti stradali e autostradali. Inoltre, il governo entro sei mesi emana le disposizioni volte per un'efficiente regolazione nel settore dei trasporti e dell'accesso alle relative infrastrutture.

ASTE SELVAGGE: potrà essere il debitore stesso a procedere alla vendita del bene pignorato o ipotecato con il consenso dell'agente di riscossione a cui viene interamente versato il corrispettivo della vendita. L'eccedenza del corrispettivo rispetto al debito è rimborsata al debitore.

STRETTA COMPENSI MANAGER PUBBLICI: una sui compensi per gli amministratori delle società non quotate, direttamente controllate dal ministero dell'Economia.

NUOVO ISEE: si riscrive l'Isee, stabilendo che l'erogazione dei servizi sociali sia parametrata non più solo sul reddito dichiarato, ma anche sul patrimonio disponibile e sul numero di figli a carico.

LSU NAPOLI E PALERMO: un rifinanziamento dei lavori socialmente utili per Napoli e Palermo.

DEDUZIONE 10% IRAP INTERESSI PASSIVI: dal primo gennaio 2012 le imprese potranno dedurre dalle imposte dirette (Ires e Irpef) il 10% dell'Irap versata sugli interessi passivi.

PROVINCE: gli organi provinciali in carica decadranno a scadenza naturale e non più entro il 31 marzo 2013 come prevedeva una proposta del governo. Inoltre, gli organi provinciali in scadenza l'anno prossimo non andranno più al voto ma verranno nominati dei commissari 'ad acta' fino alla messa a punto della riforma.

TAGLIO STIPENDI PARLAMENTARI: se entro il 31 dicembre di quest'anno la commissione guidata dal presidente dell'Istat non avrà terminato il suo dossier sul confronto Ue sugli stipendi dei titolari delle cariche elettive e dei vertici delle pubbliche amministrazioni, Parlamento e Governo assumeranno iniziative per il taglio degli stipendi.

LIBERALIZZAZIONI SCATTANO DA 2012: l'avvio delle liberalizzazioni delle attività economiche scatterà dal 2012 come previsto inizialmente. Le commissioni hanno ritirato la proposta dei relatori che posticipava l'entrata in vigore al 31 dicembre 2012, con l'avvio di fatto dal 2013.

NORMA 'SALVA-TAXI': i taxi vengono esclusi dalle liberalizzazioni.

EDITORIA: interventi di sostegno all'editoria e al pluralismo dell'informazione rientrano fra i beneficiari di un fondo che la recente legge di Stabilità ha incrementato di 1,143 miliardi per il 2012.